Educazione “alla cinese”

Strada cinese con vigile urbano

Dopo l’abbandono delle estese campagne politiche degli anni ’50 e ’60, le autorità cinesi si sono concentrate, tra l’altro, su un compito altrettanto ambizioso: promuovere la buona educazione (文明) e le regole della convivenza civile. Così dappertutto le amministrazioni si sforzano di imbrigliare i comportamenti di una cittadinanza altrimenti piuttosto indisciplinata.

In un reportage della Xinhua si fa il punto della situazione: con una certa ironia ci si chiede per esempio se le abitudini di attraversare la strada col rosso, sconfinare di corsia o procedere ostinatamente contromano siano tutte una peculiarità della “educazione alla cinese”. In questi e altri casi di cattiva educazione, i commentatori si dividono tra assuefatti e scandalizzati.

Una delle missioni più imponenti è quella di far rispettare il codice della strada a un popolo entrato da poco nell’era della motorizzazione. Negli ultimi giorni si discute animatamente a proposito dell’attraversamento delle strade “alla cinese”, che consiste nel creare una massa critica di gente che attraversi la strada incurante del semaforo rosso ma forte della sua consistenza numerica.

In questo caso occorre soltanto un primo coraggioso che lanci un gruppo di persone disposte a farsi scudo reciprocamente, così conquistando la precedenza sulle automobili grazie alla sola forza numerica. Il motto, riassunto da un internauta, è “col rosso si passa, col verde si passa ancora meglio!”. Questo fenomeno tra l’altro riguarda anche le auto, nonostante la relativa multa includa la perdita di 6 punti sulla patente e due infrazioni il ritiro della stessa.

Secondo la stessa logica, scavalcare cordoli stradali viene definito “corsa ad ostacoli alla cinese”, procedere contromano fino a creare un ingorgo diventa “imbottigliamento alla cinese”, ecc. L’elenco di comportamenti poco civili è lungo: con la ricerca “maleducazione in metropolitana” si ottengono migliaia di risultati su Weibo; inoltre, la recente festa nazionale con i relativi giorni di ferie ha dato luogo ad altrettanto numerosi episodi relativi ai turisti, come gente che si arrampica sugli alberi della strada per cogliere frutti, o che getta immondizie o cibi mezzi consumati dove capita.

Nel frattempo, le autorità di Shenzhen, osservando che incoraggiare i cittadini a prendere consapevolezza delle regole non basta, hanno annunciato che per stroncare le cattive abitudini dei suoi cittadini ricorreranno alla legge e alle multe. E anche a Xi’an sono state minacciate multe ai tassisti sorpresi a fumare o telefonare durante il servizio. La strada è ancora lunga…

Immagine: un addetto al traffico osserva perplesso le decine di motori che attraversano sulle strisce pedonali (tratta dall’articolo linkato).