Caratteri polisillabici

Carattere cinese bisillabo

Nel cinese moderno c’è un rapporto costante che lega carattere e sillaba: ad ogni carattere corrisponde una sola sillaba.

霜 – shuāng
实 – shí
粉 – fěn

Esistono però alcuni rari caratteri la cui lettura è polisillabica:

瓩 – qiānwǎ (kilowatt)

Solitamente questi derivano dalla fusione grafica di caratteri indipendenti, una forma di abbreviazione che non sacrifica l’identità delle singole parti. Nel caso appena visto, 瓩 deriva infatti dall’accostamento di 千 (mille) e 瓦 (watt), che hanno una loro esistenza autonoma.

Questo genere di struttura era tipica di diversi caratteri creati per tradurre unità di misura di origine occidentale:

厘 + 米 = 糎 lí, derivato da lí mǐ (centimetro)
英 + 里 = 哩 lǐ derivato da yīnglǐ (miglio)

Il loro uso però è stato abolito nel 1977 con le indicazioni dell’annuncio “Sull’unificazione dell’uso di alcune unità di misura“.

Esistono poi delle legature, creazioni di tipo artistico o ludico che combinano graficamente più caratteri in uno, pur mantenendone la lettura originale. Per esempio, il simbolo della felicità nuziale, 囍 (shuāngxǐ) è stato formato condensando in forma visuale e concreta il significato di 双喜 (doppia felicità). Un’altra legatura interessante è stata ideata dal bibliotecario Du Dingyou per semplificare la scrittura della parola “libreria”.

圕, da 圖書館 (cinese semplificato: 图书馆) – túshūguǎn

In questo modo è facile creare nuovi caratteri non ufficiali senza infrangere la sacralità del leggendario Cang Jie, al quale la tradizione attribuisce l’invenzione della scrittura cinese.

Immagine: La versione tradizionale e decorativa di “Doppia felicità”. Disegno mio.