Come sono organizzati i Vigili del fuoco

Dopo le tremende esplosioni nella zona del porto di Tianjin, molti in Cina si sono chiesti come mai le vittime tra i vigili del fuoco, circa cento, siano state così numerose. Il motivo diretto è che le esplosioni sono avvenute a ridosso dei numerosi uomini impegnati nello spegnimento dell’incendio che le ha precedute, travolgendoli.

Tuttavia, oltre alla dinamica particolare di questo caso, sono relativamente frequenti gli incendi in cui periscono vigili del fuoco, e da più parti se ne attribuisce una causa alla scarsa esperienza e al basso livello professionale di questa categoria. In effetti, dopo l’incidente di Tianjin, sono aumentati gli appelli a una professionalizzazione del corpo dei vigili del fuoco. Nella realtà cinese si tratterebbe di una posizione analoga a quella dei membri della Polizia del Popolo.

Chi sostiene questa tesi considera che la maggior parte degli effettivi è costituita da soldati semplici o agenti della “Polizia armata“, in genere i più giovani, assegnati per un periodo di circa due anni alle missioni di antincendio e salvataggio. Questi soldati sono sottoposti a un periodo di formazione di solo pochi mesi, e alla fine del servizio ritornano tra le file dell’esercito, magari come istruttori, ma in pratica disperdendo l’esperienza accumulata, anche sulle procedure e sul lavoro di squadra.

Quello che manca, inoltre, è la specializzazione: il personale dei vigili del fuoco cinesi si suddivide tra chi è “in organico”, “fuori organico”, “in servizio” e “fuori servizio”, “volontari”, e ancora altre qualifiche, con diverse sovrapposizioni tra funzioni che potrebbero essere più efficienti se rimanessero distinte. In effetti non molti conoscono bene la struttura di questo corpo in Cina, così il sito Sina.cn ha fatto il punto della situazione.

Il corpo di vigili del fuoco più importante tra quelli attivi in Cina è quello dell’esercito, che ne stabilisce anche la consistenza numerica: si tratta di una divisione della “polizia armata“. Questo corpo è subordinato alla commissione militare centrale ma anche al ministero di pubblica sicurezza, è dislocato in tutte le province e città autonome, e si occupa degli incidenti di portata maggiore. Il personale è soggetto allo stesso inquadramento dell’esercito, e percepisce uguale stipendio, tutte le spese legate al personale sono sostenute dalla Difesa, mentre equipaggiamento e mezzi sono finanziati dalle amministrazioni locali.

I governi locali superiori al Distretto possono inoltre organizzare e finanziare i loro reparti di pompieri, ad integrazione di quelli inviati dal governo centrale. Le loro mansioni sono principalmente l’estinzione degli incendi e il salvataggio delle persone. I corpi locali rappresentano una parte importante tra i vigili del fuoco cinesi. La differenza con quelli appartenenti alla polizia armata consiste nell’organizzazione da parte delle singole amministrazioni, oltre al fatto che il tipo di assunzione è a contratto e non di ruolo.

Il loro numero complessivo su base nazionale, all’aprile 2015 , era di 170000 uomini, dei quali 70000 a carico dei singoli comuni, 66000 gestiti dagli uffici di pubblica sicurezza e 36000 inseriti in singole caserme o posti di polizia con mansioni amministrative. Secondo le indicazioni del 12° piano quinquennale, il numero complessivo tra operativi e amministrativi dovrebbe raggiungere le 250000 unità nel 2017.

Oltre lo Stato e gli enti locali, anche alcuni tipi di aziende e uffici pubblici possono costituire specifici corpi di vigili del fuoco, di supporto a quelli istituzionali. Sono soggetti ad alcune limitazioni, in quanto devono essere approvati e diretti dal ministero di pubblica sicurezza, e il loro raggio d’azione è circoscritto alla sede presso la quale sono impiegati. Tipicamente si tratta di ambienti in cui i rischi di incendio sono più elevati, come nell’ambito petrolifero, portuale, aeroportuale, centrali elettriche, ma anche in luoghi di importanza culturali situati in zone remote. Di solito le assunzioni avvengono con contratto di lavoro di tipo privato. Il loro numero totale nel 2013 era di circa 65000 unità.

Immagine: l’ingresso di una caserma nel villaggio di Zhuwangpu, nel Gansu. Fonte.