Scegliere il mestiere

In una società molto orientata alla concretezza e al successo come quella cinese, la scelta del settore professionale al quale dedicarsi assume un’importanza determinante, specialmente considerando la competizione del mercato in molti ambiti. Oggi la scelta più vincolante del percorso formativo viene effettuata dai giovani in occasione del gaokao, l’esame di stato che prelude all’università, ma le inclinazioni dei ragazzi sono investigate dai genitori già a partire dalla prima infanzia.

Esiste infatti un’antica usanza, tuttora praticata, mediante la quale al bambino viene pronosticato il mestiere dell’età adulta. Si chiama zhuazhou (抓周, “afferrare intorno”), e racchiude una piccola cerimonia da svolgersi al compimento del primo anno di età del bambino o della bambina. Il bambino viene posto su un tappeto, e davanti e attorno a lui vengono sistemati numerosi oggetti, rappresentativi del numero più alto possibile di categorie professionali (per esempio, un cucchiaio potrebbe indicare l’attività di cuoco).

Rispetto alla solennità che aveva in passato, questo momento oggi assume per lo più un carattere giocoso, un modo per far divertire il bambino; ma in passato il suo significato era ben più profondo, costituendo la conclusione di un serie di riti che anticamente celebravano la nascita del bambino.

L’origine dello zhuazhou risiede nella celebrazione del compimento del primo anno di vita del bambino, un evento che nel lontano passato aveva una grande importanza, in occasione del quale venivano organizzate feste molto solenni. Proporre degli oggetti della vita adulta aveva la funzione di augurare una riuscita personale e professionale. Questa tradizione è attestata a partire dal periodo dei Tre Regni, quando si chiamava “mettere alla prova il bambino”; la sua diffusione avvenne durante le dinastie Tang e Song, mentre il nome attuale è di epoca Qing.

Già in origine veniva fatta una netta distinzione di genere tra gli oggetti da presentare: ai maschietti venivano esposti strumenti per la scrittura, denaro oppure armi, mentre alle femminucce venivano proposti strumenti per cucire, alimenti, imitazioni di gioielli. Tutto ciò doveva servire a determinare sia carattere, se schivo o intraprendente, l’intelligenza e il tipo di preferenze che si sarebbero sviluppate nell’età adulta.

Naturalmente con il passare dei secoli anche gli oggetti proposti hanno subito evoluzioni, ed adesso circolano su internet organizzati in liste più o meno complete, le quali includono dispositivi moderni o – in sostituzione di materiale poco reperibile – le relative fotografie. Gli ambiti sono diversi, e ad ogni oggetto la tradizione fa corrispondere una carriera specifica. Non c’è una regola nella disposizione degli oggetti, possono stare intorno al bambino o in fila, ma l’importante è che siano facilmente raggiungibili.

In origine lo zhuazhou era solo uno dei diversi momenti dei festeggiamenti del compleanno.  Il giorno precedente veniva allestito un tavolo con una ciotola di riso, una zuppa di alghe e dell’acqua appena attinta dal pozzo; per celebrare l’arrivo del compleanno venivano recitate delle apposite preghiere. In epoca moderna molte di queste cerimonie accessorie si sono perse, e la stessa parte principale ha perso del tutto la sacralità e il senso di determinazione del destino che aveva in partenza.

In base alle usanze, il giorno del compleanno i bambini vengono lavati accuratamente e quindi vestiti con degli abiti nuovi, diversi tra maschi e femmine, ma dai colori ugualmente sgargianti. Un tempo a tutti comunque venivano legati alla cintura diversi simboli e strumenti di buon auspicio, tra i quali una piccola sacchetta, simbolo di longevità.

In questo modo le aspirazioni e i desideri dei genitori potevano proiettarsi anche sui figli. E in effetti questo si può notare anche nell’evoluzione degli oggetti proposti ai bambini, sui quali si riflette il sistema di valori di ogni epoca. Se in passato poteva essere considerato motivo di orgoglio essere un valoroso soldato, oggi la stessa attenzione è riservata a professioni remunerative come quelle offerte dal terziario.

Sul tavolo (o sul pavimento) approntato per lo zhuazhou, posizionato in una stanza possibilmente ampia, si dispongono anche delle apposite pietanze, frutta e dolciumi, ognuna con la sua apposita simbologia: per esempio si ritiene che lo sformato di sorgo rosso possa allontanare gli spiriti nocivi, mentre i ravioli senza ripieno simboleggiano saggezza e conoscenza. Tuttavia non sono previsti solo buoni presagi: se il bambino afferra dei dolciumi ciò significa che nella vita non avrà alcun successo, ma si dedicherà solo a “consumare”.

Una volta predisposta la scena i genitori o i parenti invitano il bambino ad avvicinarsi e provano ad attirarlo di volta in volta verso uno o più oggetti, muovendoli o facendoli risuonare per attirare l’attenzione. Quello che il bambino afferra per primo, liberamente e secondo le sue esclusive priorità, è considerato un importante indizio sui suoi interessi e sulla carriera futura.

Per non influenzare troppo il bambino i vari oggetti devono avere una dimensione simile, essere ugualmente facili da impugnare, possibilmente dello stesso colore. Inoltre bisognerebbe fare in modo che il bambino non abbia mai toccato o visto niente di quello che gli viene proposto, in modo che tutto sia ugualmente “nuovo” ai suoi occhi. Naturalmente o genitori o chi guida il bambino non dovrebbe esercitare alcuna pressione o sollecitazione: lo zhuazhou può dirsi terminato non appena il bambino afferra saldamente un oggetto.

Molti genitori amano filmare o fotografare i figli durante queste fasi, anche perché si tratta di un momento al tempo stesso solenne e scherzoso. Una volta ultimato questo passaggio, in ogni caso, il dolce viene tagliato e distribuito ai partecipanti, genitori, parenti e vicini di casa.

Immagine: un bambino ha appena scelto cosa diventare. Fonte: qua, modificata.