L’importanza delle riserve di acqua potabile

siccità e ambiente
Mappa delle risorse idriche cinesi: in arancione le regioni più aride, in blu quelle più ricche d’acqua.

Uno dei problemi connessi alla modernità della Cina è la cronica scarsità di acqua potabile: generalmente l’acqua del rubinetto non lo è se non dopo sterilizzazione. La situazione è aggravata dalle frequenti notizie di inquinamento, anche doloso, delle falde o degli acquedotti. Ecco la sintesi di un articolo della Xinhua sui recenti episodi che hanno colpito diverse città cinesi.

Il 10 aprile scorso a Lanzhou, un’azienda che rifonisce d’acqua la città (partecipata dalla francese Veolia), durante un controllo aveva scoperto un contenuto di benzene oltre i valori consentiti. La fornitura d’acqua era stata interrotta per cinque giorni, e la notizia, diffusasi inizialmente in modo non ufficiale, aveva scatenato il panico tra gli abitanti, che erano corsi ad accaparrarsi acqua potabile, bevande di ogni tipo e persino latte. Il 23 aprile e il 9 maggio scorso casi simili erano avvenuti a Wuhan e Jinjiang, causando l’interruzione dei servizi di fornitura e analoghe corse all’acqua pulita.

Nel frattempo, fonti ufficiali ammettono che questa tendenza è destinata ad aumentare, in quanto è legata alla crescita dell’urbanesimo. Il viceministro della casa e dello sviluppo urbano e rurale spiega che la Cina già nel 2011 aveva superato il 50% di abitanti urbani; e che questa è la soglia dopo la quale è più frequente il verificarsi di casi di inquinamento dell’acqua, specialmente in presenza di una fitta industrializzazione. A livello locale le autorità spesso sono troppo tolleranti verso le industrie inquinanti, anche quando che scaricano nell’ambiente o nei fiumi sostanze tossiche.

In effetti, negli ultimi anni gli incidenti che hanno coinvolto le fonti d’acqua potabile sono numerosi. Ad aggravare la situazione, molte città (il 31,2% nel 2010) non dispongono di scorte d’acqua o utilizzano un solo canale di approvviggionamento, e non sono quindi attrezzate per fronteggiare momenti di emergenza, come è successo a Lanzhou. A Jinjiang invece un serbatoio di riserva ha permesso di ripristinare la fornitura dopo poche ore dall’interruzione. Questo dimostra l’importanza di un sistema di emergenza adeguato. Quanto ai piani di emergenza, a volte esistono solo sulla carta, oppure sono indeboliti dalla mancanza di cooperazione tra i soggetti responsabili dei vari aspetti dell’urbanizzazione, come anche l’edilizia, la protezione ambientale, la depurazione.

La Cina è relativamente povera di fonti d’acqua: 280 milioni di persone bevono acqua non sicura, oltre la metà delle città non riesce ad assicurare un servizio sufficiente, e oltre cento accusano una grave scarsitè d’acqua, così che ogni problema genera ulteriore apprensione tra i cittadini. Il direttore dell’Istituto per le risorse idriche, Wang Jianhua, spiega che un piano di approvviggionamento generale richiede sforzi notevoli ingegneristici ma anche di pianficazione e di censimento delle fonti. Molti luoghi sono poi così aridi che anche grandi investimenti non riescono a migliorare la situazione.

Quindi, in vista dell’aggravarsi della situazione, bisogna considerare le opere e i programmi legati alle riserve di acqua come condizioni di primaria importanza nello sviluppo delle città. Il professor Zhang Xiaojian dell’istituto di studi ambientali dell’università Qinghua di Pechino sostiene che bisogna inoltre migliorare le strategie politiche e stabilire parametri comuni sulla quantità e la qualità dell’acqua.

Inoltre in molte città le infrastrutture per la conservazione dell’acqua esistono, ma non sempre sono operative o effettivamente utilizzabili, anche a causa della scarsa qualità dell’acqua. Per esempio a Lanzhou alcuni anni fa era stata identificata una fonte alternativa, che però si è esaurita a seguito di un eccessivo sfruttamento.

Allo stesso tempo, insiste il prof. Zhang, occorre dare priorità alla protezione delle fonti idriche, ma anche istituire dei migliori meccanismi di analisi, allerta e risposta alle emergenze, e infine promuovere la trasparenza delle informazioni verso la popolazione. A Lanzhou il benzene è stato trovato quasi per caso, e quindi è possibile che altre situazioni di rischio siano sfuggite ai controlli.

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