Il mondo dell’arte attrae sempre di più la Cina: negli ultimi anni, insieme al miglioramento delle condizioni di vita si è avuta anche una crescita nella qualità e quantità nell’ambito della produzione artistica. A questo si è accompagnata una domanda sempre maggiore di opere d’arte e di spazi di esposizione, per quanto poco collegata alla ancora limitata capacità di ricezione da parte del grande pubblico.
Anche le nuove generazioni si stanno adeguando a questa tendenza, così che di anno in anno sono sempre più numerosi i giovani che decidono di intraprendere la carriera artistica. Tra essi vi sono veri talenti, ma anche un gran numero di persone non realmente motivate, o che tentano la strada dell’arte solo perché non hanno trovato lavoro in altri settori. Questa è una delle cause del sovraffollamento dei concorsi di ammissione nelle scuole specializzate e nelle accademie: l’anno scorso a Pechino tra la scuola di cinema e dei mezzi di comunicazione si sono presentati 40 mila ragazzi, ma ne sono stati ammessi solo 200, una percentuale davvero esigua.
In questi giorni a Jinan si sta svolgendo una gigantesca selezione per l’ammissione nelle accademie d’arte di giovani aspiranti artisti. Oltre 400 istituzioni della provincia dello Shandong e altre province hanno convocato gli aspiranti studenti al Centro Congressi Internazionale Shungeng e hanno organizzato un esame per selezionare chi di loro potrà effettivamente iscriversi. Sono arrivati ben 80 mila fra ragazzi e ragazze, e quindi le selezioni saranno distribuite in più giorni.
All’esame a Jinan hanno partecipato anche 300 aspiranti indossatrici che si contendevano 40 posti: nonostante le temperature ben al di sotto dello zero, le ragazze hanno sfilato vestite con un semplice costume da bagno. Tra gli altri indirizzi c’è anche quello di speaker di radio e presentatori di televisione, e ancora di ballerine, calligrafi, designer. Però solo pochissimi di loro potranno concretizzare le loro aspettative, vista la grande sproporzione tra iscritti e posti disponibili.
Anche per questo, accanto alle scuole ufficiali fioriscono numerosi centri di formazione, peraltro molto costosi, che speculando su queste aspettative organizzano corsi di appena due-tre mesi, e promettono di far superare le selezioni. Naturalmente la formazione non può essere davvero completa, e si ricorre spesso a delle scorciatoie, come quella di formare gli studenti non tanto sulle materie d’esame, per le quali a volte non basta lo studio di anni, ma sui punti deboli e la prevedibilità dei test nelle varie accademie. Le accademie d’arte, a loro volta, cercano sistemi sempre più sofisticati per non lasciare trapelare gli argomenti d’esame e i nomi dei membri esaminatori.
Questo genere di esami non si sono svolti nel solo Shandong: nel solo Guizhou più di 12 mila giovani hanno fatto richiesta d’iscrizione alle scuole superiori specializzate nelle materie artistiche; alla University of Communication di Nanjing più di diecimila tra ragazzi e familiari hanno invaso i locali dell’università, pur sapendo che gli ammessi saranno meno di duemila. Nell’Anhui gli esami dureranno 25 giorni, necessari per la selezione di circa 40 mila studenti.
Fonte immagine: galleria della Xinhua. Nella sala centrale del Centro Congressi Internazionale Shungeng a Jinan, circa 6500 pittori affrontano insieme l’esame per ogni sessione.
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