Cosa va a ruba in Cina

Come ricorda l’opinionista cinese Feng Changlin, molti hanno visto o si sono ritrovati almeno una volta in mezzo a una folla che si contende un prodotto. Fra le cause ci sono la scarsità di risorse della quale la Cina ha sofferto a lungo, ma forse anche una caratterstica profonda della società cinese. Il giornalista elenca nove voci:

Farmaci salvavita – durante l’epidemia di SARS (2003) moltissimi cinesi corsero a procurarsi del Banlangen, una medicina che si credeva potesse curare la pericolosa infezione; durante l’emergenza nucleare di Fukushima andò a ruba il sale, grazie al potere antiradiazioni che si diceva avesse. In entrambi i casi però, la corsa all’acquisto ha dimostrato soltanto la credulità di molti, come si nota anche sui social network, in molti articoli dedicati a cure miracolose dispensate da ciarlatani.

Il posto fisso – nell’articolo si parla di “ciotola di ferro”, un modo per indicare un posto di lavoro sicuro, specialmente come quello dei funzionari di alto livello. Nonostante i posti migliori siano già presi, e che molti funzionari dichiarino che gli stipendi non siano alti come si crede, la “ciotola di ferro” è un traguardo ambito, e per conquistarselo si fa di tutto. Infatti l’obiettivo non è soltanto l’ammontare dello stipendio, quanto la posizione privilegiata e protetta a lungo termine. Tra i vantaggi di cui godono i funzionari ci sono infatti la stabilità e un lavoro relativamente rilassato, ma anche trattamenti di favore e benefici occulti, e la possibilità di far carriera. Tutti fattori che nell’impresa privata, anche in quelle a capitale straniero, sono quasi introvabili.

Incenso per celebrare il capodanno – Secondo una credenza che risale almeno alla dinastia Song, il momento più propizio per bruciare incenso nei templi è il capodanno; così, estremizzando il principio, in occasione del capodanno lunare i cinesi si accalcano nei vari templi cercando di essere i primi in assoluto ad accendere “il primo incenso” (头炷香), sperando così di ottenere tranquillità e ricchezza. La tradizione, che aveva un’origine devozionale, è stata però adesso trasformata in un evento molto più commerciale.

La casa – È uno dei beni più richiesti da decenni. La casa è ritenuta indispensabile quando ci si sposa, e non necessariamente per abitarci, ma almeno come investimento. Nelle grandi città infatti i proprietari rappresentano una classe sociale ben distinta dai non proprietari. La corsa all’immobiliare è a sua volta una delle cause della crescita dei prezzi, nonostante la proprietà duri al massimo 70 anni e che molte costruzioni vengano demolite anche prima: tuttavia questa crescita potrebbe essere vicina al punto di esaurimento, ed non è escluso che in futuro si verifichi invece un eccesso di vendite.

Prodotti di lusso – Non sono solo le classi medie e basse a contendersi i beni: spesso infatti si ha notizia di persone ricche che viaggiano all’estero e fanno incetta di abiti e prodotti delle grandi marche straniere. La spiegazione di questo fenomeno sta nel desiderio di ostentare le proprie ricchezze materiali e di guadagnare in termini di immagine.

Occasioni di espatrio – Negli ultimi anni la Cina ha favorito l’emigrazione, e così molte persone con situazioni economiche e lavorative di alto livello hanno progettato di andarsene. La Cina sta lentamente uscendo dalla situazione critica di molti anni fa, però le preoccupazioni sulla sicurezza alimentare, la qualità dell’aria e l’incertezza del futuro sono motivazioni abbastanza forti da far apparire il mondo esterno come migliore. E anche se all’estero è facile sentirsi soli e non avere buone opportunità, in molti decidono di lasciare tutto e partire.

Oro – È il bene più richiesto dalle signore anziane, che vi si dedicano con una determinazione e una acutezza simile a quella degli specialisti di finanza internazionale. Eppure le loro motivazioni sono molto più semplici, conservare o cercare di aumentare il proprio patrimonio. Queste donne, con la loro mentalità semplice, si orientano verso beni tangibili e verso una prospettiva di quadagno in tempi brevi. Gli uomini, invece, sono più propensi a investire in borsa e a tentare altre speculazioni.

Semafori – Negli ultimi anni è diventato comune il modo di dire “Attraversare la strada alla cinese“, ossia incuranti dei semafori ma contando solo sulla “massa critica” dei pedoni. Questo potrebbe derivare anche da una mancanza di educazione civica, ma un docente di Ingegneria dei mezzi di trasporto dell’università Tongji ha mostrato che i cinesi sopportano l’attesa del verde più a lungo dei tedeschi e degli inglesi. Il motivo per cui i cinesi si accalcano sulle strade sarebbe quindi la mancanza di persorsi appositi, e quindi la competizione con gli altri utenti della strada per le risorse disponibili.

Merce perduta – Secondo un vecchio precetto cinese, non ci si dovrebbe impossessare di quello che si trova per strada, e anzi sarebbe giusto restituirlo. Eppure la cronaca attuale smentisce totalmente questo principio, come quando camion pieni di ogni tipo di merce si ribaltano disperdendo tutto il carico. In quei casi le persone accorrono e in pochi minuti saccheggiano tutto, contando sull’impunità di un’azione collettiva.

Immagine: dei fedeli bruciano incenso durante il Capodanno lunare a Qingdao. Fonte: qua.