Come la Cina vuole ve(n)dersi

La serata di gala del capodanno cinese (春节联欢晚会) è una trasmissione televisiva che va in onda sui canali della CCTV la vigilia del capodanno lunare: ha la struttura di un varietà, con dei presentatori che conducono e l’intervento di artisti che si esibiscono in numeri di teatro, e prove canore o artistiche in genere. Il momento culminante della serata è il conto alla rovescia alla mezzanotte.

La trasmissione viene trasmessa in diretta a reti quasi unificate dal 1983, anche se le sue origini risalgono a programmi per certi versi analoghi prodotti già a partire dal 1956.

Ogni anno, pur mantenendo sostanzialmente invariata la struttura, la serata presenta temi diversi, dando maggiore risalto ad alcuni argomenti rispetto ad altri. Il tema del 2019 è stato “Avanzare fieri in una nuova epoca, dare il benvenuto ad un felice anno nuovo”. La trasmissione ha un carattere festoso e leggero, ma ha un taglio istituzionale e filogovernativo ben evidente.

Per esempio, in modi più o meno palesi vengono celebrati eroi civili di vario tipo, oppure intere classi sociali, solitamente le più popolari e svantaggiate, ossia quelle che più hanno “bisogno” di essere convinte della bontà del “sogno cinese”. Vengono promossi i piani più ambiziosi del Governo, che a volte sono utilizzati come tema di fondo dell’intera serata. Inoltre vengono presentati – solitamente in forma di brevi video – i successi della Cina in campo sociale, tecnologico o internazionale.

Durante la serata del capodanno 2019, andata in onda il 4 febbraio, è stato trasmesso uno spot che in poco più di un minuto ha riassunto buona parte dei risultati raggiunti dalla Cina in termini di benessere, innovazione, valorizzazione delle tradizioni.

Lo spot è della serie “utilità sociale” (公益广告), e si intitola “Felice anno della splendida Cina” (美丽中国幸福年). Dura 1’27” ed è uno studiato compendio di tutto quello che la Cina vuole vedere di sé e vuole mostrare al resto del mondo, agli stranieri ma anche agli emigrati di prima o seconda generazione sparsi in tutto il mondo, che possono seguire la trasmissione dal canale CCTV4 o in streaming su numerosi siti.

Il video, disponibile su Youtube, è formato da una sequenza di oltre venti scene separate, della durata di pochi secondi ciascuna, che iconicamente ritraggono e (auto)celebrano l’essenza della parte positiva della Cina attuale e auspicabilmente futura. È un video di propaganda, ma che utilizza le tecniche del soft power. II temi principali sono la modernità, il benessere (soprattutto – ma non solo – materiale), le tradizioni e i rituali di capodanno. In quasi ogni scena è presente, se non dominante, il rosso beneaugurale, e tutti i personaggi presenti ridono o sorridono.

Le varie scene, pur se separate, sono fatte confluire l’una nell’altra con vari espedienti visivi o logici, come se costituissero le parti di un testo unico. Eccone una scaletta:

  • Si inizia con un quadro familiare: a Pechino si aprono le porte di una abitazione di stile tradizionale, e tre generazioni di una famiglia si riuniscono; sono ben in evidenza i caratteri fu capovolti a significare che “la felicità sta arrivando”, e in effetti arriva, è il nipotino in abito tradizionale che corre incontro ai nonni;
  • il rosso delle sciarpe presenti nella scena precedente è ripreso dalle creazioni di un giovane stilista nel suo atelier di lusso;
  • similmente, stavolta a Shanghai, la capacità di spendere fa da sfondo a un gruppo di ragazze che escono, divertite e cariche di acquisti, da un luminoso centro commerciale; una didascalia assicura “vestiti più belli” (oppure anche “biù belle con questi vestiti”);
  • fuori dal centro commerciale una giovane mamma e la sua bambina raggiungono il padre, che le accoglie e le invita a salire sulla nuova auto elettrica appena ricaricata; “il modo di viaggiare si rinnova”;
  • un’altra auto viaggia in autostrada seguendo le indicazioni di un navigatore; a bordo, un gruppo di amici con una bambina registra un saluto video: modernità e connettività;
  • si arriva ad una transizione più significativa, la Cina infatti non è solo modernità, ma anche tradizione;
  • il video arriva infatti sul tablet di un parente/amico, ma questo è l’ultimo elemento che richiama la modernità, perché infatti appena il campo si allarga ci si trova immersi in un ambiente dei più tradizionali: è un villaggio di minoranza etnica, si mangia insieme all’aperto, ci sono frutta secca, jujube, costumi tipici sfavillanti, e un benessere non tanto e non solo materiale quanto sociale. È il villaggio di Shibadong, nello Hunan, un centro minuscolo ma altamente simbolico per la Cina da quando il presidente Xi Jingping lo visitò nel 2013, annunciando il suo programma di emancipazione dalla povertà. In pochi anni il villaggio, un tempo povero e arretrato, ha migliorato le sue condizioni in modo straordinario.
  • il villaggio di Shibadong è ritratto nella sua componente umana (bambini che giocano, anziani che si dedicano all’artigianato tradizionale) e naturale/paesaggistica; “il paese natale è splendido”
  • i ravioli, in diverse forme, colori, disposizioni; la didascalia calligrafata sottolinea: “gusto eccezionale”;
  • la scena torna alla realtà urbana e benestante: in un moderno e prestigioso appartameno con vista su dei grattacieli è l’ora della cena, ospiti d’onore e veri protagonisti della scena sono una coppia di giovani laowai, stranieri, occidentali, ma a loro perfetto agio con le bacchette e i ravioli, in grande sintonia con i loro ospiti;
  • la scena è ripresa sugli schermi dei poggiatesta di un aereo: una coppia in viaggio sta leggendo una rivista che parla della Commissione per le foreste e il verde, e dei quasi 400 milioni di cittadini coinvolti nel piani a difesa dell’ambiente, come “foresta delle formiche” (vedi dopo); è un richiamo alle politiche di stampo ecologista rilanciate in queste settimane;
  • una foresta appena ripristinata dalla Commissione: sono stati piantati ben 444960 alberi, un risultato sottolineato dalla scritta “l’ecosistema si rinnova”;
  • sullo schermo di un telefonino appare una schermata della app “foresta delle formiche“: è una app sviluppata da Zhifubao (il sistema di pagamento elettronico del portale Alibaba), con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini a ridurre le emissioni di carbonio. Chi scarica la app è incoraggiato a compiere azioni che riducono le emissioni, come camminare a piedi invece che in auto, oppure pagare da remoto servizi che richiederebbero lo spostamento fisico dell’utente. Sullo schermo dell’utente viene visualizzato un albero che cresce tanto più velocemente quanto più l’utente aiuta l’ambiente con il suo comportamento. Quando l’albero è diventato sufficientemente alto viene “venduto” e realmente piantato in una qualche foresta gestita dalla Commissione;
  • il telefonino reintroduce il tema dell’elettronica e dell’innovazione: un ragazzo si avvicina ad un tornello di una stazione ferroviari, quindi poggia su un lettore la sua carta d’identità; un computer intanto riconosce il suo viso e lo identifica automaticamente; l’identità è velocemente confermata e il tornello si apre, mentre la didascalia assicura che “la vita è più facile”;
  • modernità e tradizione: due binari di treni ad alta velocità si incociano ad altezze diverse, ma sopraelevate rispetto ad estese risaie;
  • nello scompartimento di un trenoad alta velocità, due coppie di anziani si scattano un selfie mentre la didascalia assicura “l’umore è ottimo”; poco dopo la foto viene inviata a qualcuno, probabilmente ai figli o ai nipoti;
  • sono infatti un gruppo di giovani i protagonisti di una scena particolarmente breve, mentre corrono sullo sfondo dei magnifici paesaggi naturali di Deqing nello Zhejiang; i ragazzi, una volta giunti davanti a un ampio panorama, salutano entusiasti: “la salute è bella”;
  • nella sua semplicità anche una bambina esulta, è in compagnia della nonna, che le insegna la tecnica della carta ritagliata; la tavola è piena di carta rossa, e dopo molti tentativi finalmente la piccola può attaccare al vetro della porta il suo fu capovolto, che anche in questo caso richiama la continuità tra le generazioni: “la tradizione è bella”;
  • il vetro lascia vedere in trasparenza delle lontane montagne: su un largo e placido fiume alcuni pescatori spingono la loro piroga di bambù, è un’immagine tipica dell’iconografia cinese, e d’altra parte “il paesaggio è bello”; il riflesso del sole sull’acqua attraversa l’immagine;
  • la striscia di luce riflessa lascia il posto a un enorme e moderno ponte fluviale, ma il riferimento alla tecnologia stavolta si mescola e via via cede il posto ai richiami alla natura: una strada piena di tornanti, capolavoro di ingegneria, poggia su una splendida collina alberata; un airone e tanti alberi immersi in un paesaggio agricolo ci assicurano che anche in questo caso “il paesaggio è bello”; i giovani che poco prima correvano in montagna riappaiono velocemente a confermarlo;
  • il ritorno dei giovani, festanti, richiama tutti i personaggi già apparsi lungo il video, stavolta mentre festaggiano il capodanno tra lanterne rosse e fuochi d’artificio: “il sorriso è bello”;
  • l’azione accelera: è la sera della vigilia, le inquadrature sono sempre più brevi, e da individuali diventano corali, le persone brindano nelle case circondate da petardi luminosi e molti festeggiano insieme all’aperto, la loro festa è sottolineata e accompagnata dai tanti fuochi d’artificio che brillano al di sopra dei grattacieli.

Immagine: una anziana del villaggio di Shibadong con il suo nipotino. Fonte: qua, modificata.