Come la Cina “è entrata” ai Mondiali

Calcio cinese

La Nazionale di calcio cinese è non è certo una delle migliori squadre del mondo: all’estero è poco amata (anche a causa della sua assenza dalle competizioni internazionali), e in Cina è il bersaglio di pesanti critiche e di un sarcasmo ben poco patriottico. È un peccato, perché sono molti i cinesi appassionati di calcio, e non potendo essi sviluppare legami forti con le squadre locali riversano il tifo calcistico per le più forti squadre straniere.

In occasione della Coppa del Mondo molti commentatori hanno cercato comunque di trovare argomenti anche indiretti della partecipazione della Cina ai Mondiali: nella rubrica Matrix del portale Sohu.com è stata pubblicata un’infografica che commenta alcuni dati. Eccone un estratto.

La Cina “entra” nella Coppa del Mondo

La Nazionale cinese non è entrata ai Mondiali, ma la Cina sì; in 32 sono riuscite ad essere ammesse, ma una parte del premio è cinese, quindi che non si dica che la Coppa del Mondo disprezza la Cina, che sta semplicementepartecipando in un modo un po’ diverso.

I palloni delle ultime due edizioni della Coppa del Mondo sono fatti in Cina.

  • 2010: fabbricato nel Jiangxi, detto “il pallone più rotondo”; costava da 1080 a 2080 Yuan
  • 2014: fabbricato a Shenzhen, detto “il pallone più avanzato”; costa 1299 Yuan

Oltre al pallone, l’ubiqua presenza cinese garantisce molto della “logistica” dei Mondiali. Sono cinesi:

  • 360 tram e 114 treni della metropolitana
  • il 75% dei 6000
  • infrastrutture in 2/3 degli stadi
  • schermi a LED: la Cina è presente con tre aziende fornitrici
  • attrezzatura da cucina
  • il 50% dei preservativi (nel 2010)
  • artisti (nel 2006, alla cerimonia di apertura ha suonato il pianista Lang Lang)
  • il 90% delle caxirole (strumenti musicali da stadio)
  • la produzione delle mascotte
  • le riproduzioni della Coppa del Mondo

Quanto guadagna la Cina dai Mondiali?

La sola città di Yiwu, nello Zhejiang, da gennaio a maggio 2010, ha esportato abbigliamento, trombette, palloni, e altra merce realizzando profitti per 65 milioni di dollari, e per il Mondiale in Brasile, nel primo trimestre le esportazioni sono cresciute di ulteriori 1,2 milioni di dollari. Inoltre la Cina dovrebbe ricevere una quota di circa 750 mila dollari dalla FIFA in quanto Stato membro.

Immagine: il pubblico di uno stadio reclama correttezza contro una partita locale truccata. Fonte: qua.