La campagna che resiste

La campagna profonda dello Shanxi

Periodicamente la stampa cinese si occupa delle conseguenze della modernizzazione sulle campagne. La campagna e lo stile di vita ad essa associato hanno rappresentato anche fino agli ultimi decenni uno dei simboli (e degli stereotipi) della Cina stessa, ma negli ultimi anni stanno subendo un costante declino in termini di popolazione e di attività produttive e culturali.

Il fenomeno è seguito dall’opinione pubblica e dagli studiosi in particolare dopo che nel 2012 per la prima volta la popolazione urbana ha superato quella rurale.

La decrescita demografica è più evidente a livello dei villaggi agricoli più arretrati e remoti, i cui abitanti in condizioni di lavorare sono costretti a spostarsi in centri più grandi o nelle città, lasciando al villaggio i familiari più deboli come i bambini e gli anziani. Molte delle persone che vivono oggi in città sono quindi arrivate negli ultimi anni o decenni, e il loro rapporto con essa è a volte conflittuale:  in realtà il luogo al quale sono associati i ricordi migliori è proprio la campagna, dove sono nati.

Un recente studio del Nationa Bureau of Statistics ha reso noto come in soli dieci anni, dal 2000 al 2010 il numero di villaggi “naturali” sia passato da 3,6 milioni a 2,7 milioni, con un decremento di 900 mila unità. Nello stesso periodo anche le cellule amministrative di livello inferiore, i villaggi “amministrativi”, sono diminuiti da più di 700 mila a meno di 600 mila.

La tedenza all’urbanizzazione è dovuta anche all’adesione alla modernità di tipo occidentale, e la scomparsa del mondo contadino e della sua cultura preoccupa gli studiosi di scienze sociali che, pur accettando una tendenza storica inevitabile, sostengono gli sforzi per la protezione e la salvaguardia del patrimonio storico e culturale degli insediamenti rurali. Uno dei modi migliori per la conservazione del patrimonio è la valorizzazione delle risorse attualmente a rischio, sfruttando l’energia vitale che le campagne ancora riescono a esprimere.

In un servizio fotografico ripreso da molte testate viene ritratto un villaggio che esemplifica dello Shanxi in cui sono rimaste solo nove persone. La didascalia originale della foto in alto spiega che del villaggio di Kuanping, nel distretto Yu nello Shanxi, che un tempo era considerato dai suoi abitanti come un posto meraviglioso, sono rimaste solo nove persone, due cani, una decina di galline e 500 pecore, in mezzo a sparuti alberi e alle rovine delle vecchie costruzioni.

Il villaggio si trova in una gola tra montagne, circondato da pochi e vecchi alberi, e ha comincato a scomparire in un primo tempo nel senso delle attività produttive, mentre ora rischi adi estinguersi e di essere cancellato anche nel senso letterale del termine. La posizione in luogo impervio, la mancanza di scuole, la difficoltà delle condizioni di vita, ha costretto la maggior parte degli abitanti di tutte e le età a trasferirsi in centri maggiori o in città senza rimpianti.