Produzione elettrica nel Sichuan

In un articolo pubblicato su Hexun viene intervistato Liang Wuhu, vicepresidente del Dipartimento per l’energia del Sichuan, che fa il punto sulla produzione di energia elettrica nel Sichuan. Segue un estratto dell’articolo.

Liang spiega che il Sichuan è una provincia particolarmente importante in termini di energia idroelettrica: sul suo territorio scorrono oltre 1300 fiumi oltre al Fiume Azzurro  (长江), e la sua riserva produttiva teorica, di quasi 150 milioni di Kilowatt, è seconda solo al Tibet. La produzione tecnicamente realizzabile è concentrata su 781 fiumi, i principali dei quali sono il Chang Jiang, il Dadu He, e lo Yalong Jiang. Nel Sichuan si trovano inoltre 3 delle centrali del “Piano nazionale per 13 grandi centrali idroelettriche”.

Al giugno del 2012 la capacità di produzione elettrica complessiva aveva già superato i 50 milioni di kilowatt, dei quali il 70% da centrali idroelettriche. Entrambi valori dovrebbero crescere nei prossimi anni: con un investimento oltre 100 miliardi di RMB, nel 2020 la produzione dovrebbbe arrivare a 90 milioni di kilowatt, dei quali 82% da centrali idroelettriche: in questo modo il Sichuan diventerebbe la prima provincia cinese produttrice, rispondendo al 12° piano quinquennale che indirizza verso la ricerca di fonti rinnovabili.

Nel frattempo l’attenzione delle autorità viene rivolta anche alla compatibilità tra l’esigenza di sviluppo, e quelle complementari di protezione ambientale e di spostamento delle popolazioni. Liang ricorda che il consumo di energia elettrica è l’indicatore principale dello sviluppo economico, e che l’aumento di produzione nel Sichuan risponde all’aumento di consumo, corrispondente a circa il 50% in pochi anni, evidenziando il ruolo crescente di questa provincia occidentale. Nei primi mesi del 2012 i settori industriali strategicamente più attivi sono stati quello automobilistico e quello informatico; inoltre è cresciuto anche il consumo elettrico del terziario e per uso civile

Un problema tipico della produzione di energia idroelettrica è la sua scarsa programmabilità, a causa della dipendenza dai flussi idrici stagionali: nei momenti di maggiore produzione infatti la produzione supera il fabbisogno locale ed è possibile vendere l’energia prodotta alle altre province, soprattutto quelle centro-orientali (più carenti di fonti energetiche); nei periodi di bassa produzione succede l’inverso, ed è il Sichuan a doversi rifornire di energia dai territori circostanti.

Questo scambio a doppio senso, che ottimizza la distribuzione e allenta la pressione sull’ambiente, è reso possibile grazie alle linee di alta tensione da ±800 kV che collegano le regioni centrali alle aree più dinamiche, come lo Zhejiang e lo Jiangsu, assicurando l’appprovvigionamento della parte occidentale della Cina.