Pochi giorni fa quattro dipartimenti della municipalità di Pechino hanno pubblicato congiuntamente delle nuove disposizioni che riguardano i microblog, secondo le quali tutti gli utenti dovranno registrarsi con i dati anagrafici reali (实名). Nelle intenzioni delle autorità, questa misura dovrebbe servire ad accrescere il senso di responsabilità degli utenti e quindi limitare la diffusione di notizie false. Il nome reale sarà usato solo per la registrazione, mentre per la normale attività di scrittura e commenti è consentito l’uso dei nickname. La perdita dell’anonimato però comporta anche un controllo maggiore da parte delle attività online, e il rischio di limitare fortemente la circolazione di notizie non veicolate dai canali ufficiali.
Un articolo apparso su People (“Il futuro dei microblog sarà ancora migliore”) discute di questo cambiamento e di come esso influirà sulla natura stessa dei servizi di microblogging e in generale su internet.
La crescita e l’utilità anche pubblica dei microblog sono innegabili, ma insieme ai vari servizi si sono moltiplicate anche le fonti di notizie infondate, e diversi altri fenomeni che hanno avuto un impatto negativo sulla società. Ma se il web è senza frontiere, il luogo di registrazione è noto, ed è formalmente Pechino. Ed infatti è nella capitale che sono state emanate le nuove disposizioni, delle quali l’autore dell’articolo sottolinea la ragionevolezza e la conformità alla legge.
Alla pubblicazione della notizia, il valore delle azioni di Sina era sceso immediatamente, per poi risalire in un secondo tempo; i dirigenti di Sina hanno mostrato ottimismo, dichiarando la disponibilità a seguire i nuovi regolamenti e dicendosi pienamente fiduciosi nella capacità di adattamento della piattaforma. Un utente verificato aggiunge che il nuovo sistema, già in vigore in Corea del Sud, favorisce la generale democratizzazione, e non avrà conseguenze negative se non per chi ha comportamenti irregolari.
Anche i vertici di altre importanti piattaforme online commentano positivamente: un dirigente di Sohu nota che in questo modo saranno elevati gli standard di qualità e di credibilità, e l’ambiente e l’armonia (la parola d’ordine del governo attuale) del web non potranno che beneficiarne.
Nell’articolo compare l’esortazione a guardare al futuro con la speranza di un continuo miglioramento, prendendo esempio dagli investitori che per primi hanno scommesso sulla tenuta delle aziende, e conclude con l’auspicio della collaborazione di tutti alla realizzazione di un ambiente virtuale sano e ordinato. Il giornalista però non espone le opinioni degli utenti, sintetizzate invece dalla vignetta in alto (fonte). Il titolo dice: “Navigare con il nome vero”, e sui catenacci viene formata la frase: “Sistema del nome vero“.
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