Le banane – 香蕉

Gialle fuori, bianche dentro. Il riferimento non è ad un frutto, ma alle persone cinesi nate o cresciute lontano dalla madrepatria.

Persone con tratti somatici tipicamente asiatici ma spesso con background culturale di matrice occidentale. Dietro gli occhi a mandorla si celano giovani cresciuti negli stessi ambienti di chi ha genitori italiani, europei, americani; e nonostante stili di vita e comportamenti simili, la differenza fisica resta comunque la caratteristica saliente ad un incontro non approfondito.

Le banane: questo appellativo si è diffuso di recente per definire i cinesi di seconda generazione, ovvero persone con origini straniere ma nate in contesti diversi da quelli dei genitori.

Può trattarsi sia di nati su un territorio con entrambi i genitori stranieri (ad es. bambino nato in Italia da genitori cinesi) sia di persone che hanno genitori appartenenti a nazionalità diverse (ad es. un genitore italiano e uno cinese).

Tratto facilmente riscontrabile tra le persone appartenenti a queste generazioni è il sentirsi a cavallo tra due orizzonti, alle volte anche molto distanti tra loro.

La buccia e la polpa interna della banana che sono caratterizzate da colore e consistenza differente, sono utilizzate come metafora per riferirsi a questi individui metà gialli metà bianchi che si classificano sulla linea di demarcazione tra due culture e tradizioni distinte.

L’esterno e l’interno, le origini e l’ambiente, la tradizione e l’educazione: le contrapposizioni in questo campo sono parecchie e di varia natura.

L’aspetto esteriore è ciò che principalmente ci caratterizza in un ambiente, essendo il nostro biglietto da visita, è quello che le persone utilizzano come primo criterio per farsi un’idea di chi hanno di fronte.

Il modo di comportarsi, il carattere e l’atteggiamento sono invece aspetti che si scoprono piano piano, con l’approfondimento della conoscenza e della vicinanza. È qui, nel momento in cui ci imbattiamo più volte in un individuo che possiamo scoprire quanto ad una confezione non sia automaticamente legato un contenuto.

Il vecchio detto l’abito non fa il monaco è più che mai calzante.

A un viso dai tratti orientali può corrispondere un individuo che non ha altre radici con le proprie origini se non quelle genetiche e allo stesso modo può essere che una persona che non spicca in un ambiente per differenze somatiche abbia invece un background educativo di lontana ispirazione. L’apparenza può ingannare.

Serve attenzione alla persona, alla singola persona quando ci si approccia, soprattutto se intuiamo la possibilità che sia incarnazione di più orizzonti.

L’identità di una persona viene forgiata da molteplici fattori, come l’educazione, il luogo in cui nasce, le persone che frequenta e le tradizioni che gli vengono insegnate dall’infanzia.

È un processo di costruzione, definizione e accrescimento che non ha un’unica modalità fissa e predeterminata, ma che prende forma grazie all’interazione con l’ambiente.

La ricerca della propria identità, del proprio essere e della propria posizione può durare a lungo, può addirittura essere in divenire costante, ripensandosi a seconda delle età della vita, senza giungere ad un risultato definitivo.

La famiglia che preme in una direzione e l’ambiente circostante che abitua e stimola a qualcosa di diverso.

A seconda del percorso che si sceglie, l’individuo si troverà più o meno protagonista di lotte intestine che si combattono il suo corpo e la sua attitudine in un vortice in cui forse non c’è un vero vincitore.

Non è semplice per chi si sente in bilico camminare su un filo sottile che rappresenta la complessità delle tante sfaccettature nelle quali può prendere forma il proprio essere.

Una sollecitazione continua che rende gli individui flessibili e malleabili come un elastico. Li spinge a volte da un lato a volte da un altro. A volte facendo loro perdere la bussola. Attenzione a non tirare troppo in sensi opposti, se l’elastico viene teso eccessivamente, non sapendo dove lasciare, si spezza.

Cercarsi in una realtà complessa e variegata, può non essere semplice ed immediato, ma può dare la possibilità di scegliere chi essere e a quale essenza ci si sente più propensi.

Nonostante le influenze dell’ambiente, l’accettazione del proprio io, giallo o bianco che sia, transita sempre attraverso se stessi.

Immagine: un confronto tra identità americana (ABC, American Born Chinese) e cinese. Fonte: qua, modificata.